EMDR

L’ EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un trattamento psicoterapeutico, riconosciuto scientificamente a livello internazionale, che può essere integrato in qualsiasi programma terapeutico aumentandone l’efficacia.

Questo sistema porta gli individui spontaneamente verso la risoluzione del disagio associato ai traumi ma, in condizioni di stress, può accadere che questo meccanismo naturale di auto-guarigione si blocchi, impedendo la naturale elaborazione del trauma. Così, le informazioni relative all’evento traumatico non si integrano con il resto delle esperienze, ma rimangono “bloccate” nel cervello con  immagini,  suoni, odori, pensieri, emozioni e sensazioni corporee che sono state vissute al momento dell’evento e, quindi, l’elaborazione si congela. E’ come se l’esperienza stressante non potesse essere “digerita” e trasformata in un normale ricordo, quindi, provoca sofferenza psicologica. L’EMDR agisce proprio sugli eventi “congelati”, riattivandone l’elaborazione.

Dopo un trattamento EMDR diversi studi mostrano cambiamenti nella neurobiologia del corpo: al livello endocrino, fisiologico e un abbassamento del livello di cortisolo.

L’EMDR funziona non solo per l’elaborazione di traumi con la T maiuscola a cui si è assistito o di cui si è stati protagonisti come lutti, incidenti gravi, calamità naturali, abusi, violenze, maltrattamenti, aborti, etc. (Vedere sul sito Disturbo Post traumatico da Stress)  ma anche per i cosiddetti traumi con la t minuscola, ovvero esperienze precoci, vissute durante l’ infanzia, che hanno lasciato un impatto emotivo forte nella vita dell’individuo e che continuano a condizionarlo nella vita presente causando significativo  disagio e sofferenza. Traumi con la t minuscola possono essere: atti di bullismo vissuti in età adolescenziale, aver assistito a conflitti familiari accesi, subito rimproveri costanti ed eccessivi, essere stati minacciati di essere abbandonati o di essere mandati in collegio, aver subito violenza verbale e/o fisica, essere stati umiliati in classe davanti ai compagni, etc.

L’EMDR è un trattamento adatto ad adulti, adolescenti e bambini.

Particolarmente indicato per chi:

  • Ha subito piccoli e grandi traumi nell’età dello sviluppo, i cui effetti perdurano ancora nel presente (esperienze di derisione, abbandono o minaccia di abbandono, aver subito violenza fisica e/o verbale da un genitore, abuso sessuale, etc.);
  • Ha vissuto esperienze comuni stressanti (lutto, malattia cronica, aborti, perdite finanziarie, conflitti coniugali,  cambiamenti destabilizzanti, atti di bullismo, etc.) e continua a stare male;
  • E’ sopravvissuto o ha assistito ad eventi traumatici estremi (terremoti, e inondazioni, incidenti gravi, suicidi, omicidi, etc.);
  • Lavora a stretto contatto con il pericolo e con la morte: ci sono delle professioni che sono costantemente esposte a situazioni altamente stressanti come i soccorritori, medici in emergenza, chi lavora nei cimiteri, etc. che, anche se non vivono  l’esperienza direttamente, ne subiscono tutti gli effetti.

Efficacia del trattamento EMDR

Dal 1987, anno della sua scoperta, ad oggi, sono stati effettuati numerosi studi controllati sull’efficacia dell’EMDR su diverse popolazioni cliniche, sufficienti a raccomandarne la sua applicazione in ambito clinico, in particolare su soggetti con Disturbo da Stress Post-Traumatico. La ricerca scientifica che si è attivata sull’EMDR è stata così imponente che, nel 2000, la Society for Traumatic Stress Studies lo ha inserito nelle sue linee guida come la terapia più supportata dalla ricerca per far elaborare il trauma psicologico.

Nel 1995 è stato inserito fra i trattamenti di efficacia dimostrata (evidence based) e con evidenze empiriche solide stilato dal Dipartimento di Psicologia Clinica dell’American Psychological Association ed è riconosciuto come strumento di terapia elettivo per il trauma nelle linee guida di molti paesi.