Cos’è la MORTE? Perché non ci sei più? – Percorso di Preparazione e/o Elaborazione del lutto

Ma è morto per sempre? Poi ritorna? E dov’è andato?

A tutti i genitori e a tutti gli educatori è capitato di sentirsi rivolgere tali quesiti. Comunemente noi adulti ci troviamo spiazzati davanti a una domanda tanto comune quanta rivoluzionaria, di fronte alla quale non possiamo mentire.

Avvicinarsi a un tema emotivamente forte, come il dolore dei bambini per la morte di una persona cara, genera disagio e fa paura. Più volte ci è venuto naturale pensare : “E se fosse uno dei nostri figli a dover affrontare la perdita di una persona cara? Magari proprio uno di noi?”.

 È chiaro che tutti vorrebbero ritardare il piu’ a lungo possibile questa evenienza.

Accettare la morte è un apprendimento importante e tutti i bambini hanno in sé le risorse per farlo. Siamo noi adulti che spesso vacilliamo, temiamo che i nostri figli restino traumatizzati, depressi, sfiduciati; invece, il miglior antidoto contro la paura della morte è parlarne, fare domande, raccontare ciò che terrorizza, piangere, per poi riuscire a mettere tutto in un cassetto del cuore e ripartire. La scoperta della morte è, per i bambini, una tappa evolutiva da affrontare per un sano e pieno sviluppo, e sono molti gli eventi che possono accendere in loro le grandi domande.

Il percorso nasce per aiutare genitori, insegnanti e educatori a sostenere e accompagnare un bambino nella dolorosa esperienza del lutto.

A una prima parte teorica che risponde alle dieci domande più frequenti su come i bambini, vivono il lutto, seguono una seconda e una terza parte più operative (rivolte rispettivamente alla famiglia e alla scuola) con filastrocche, attività, suggerimenti bibliografici e cinematografici, giochi e percorsi che consentono di creare le basi per un dialogo profondo e di aiutare i piccoli a elaborare e accettare una realtà che riempie di dubbi e paure. 

Alcuni di questi elementi possono essere utilizzati anche come stimolo per affrontare il tema della morte in una conversazione o in un incontro più strutturato, laddove non sussistano situazioni di lutti recenti. Fare prevenzione significa intervenire non quando un evento è già successo, ma quando ancora non si è verificato. Nessuno di noi può evitare l’esperienza che ogni bambino dovrà fare, confrontandosi prima o poi con il dolore associato al lutto, ma ciascuno di noi può prevenire quel senso di disagio, può rompere il silenzio che troppi figli o alunni si vedono imposto dall’incapacità e dalla paura degli adulti che li circondano di parlare dei temi che sfiorano l’infinito.